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Ultima iniziativa per Le Parole di Hurbinek
Al Teatro Bolognini si conclusa l’edizione 2025 con ospiti Paola Caridi, Gad Lerner e Stefano Levi Della Torre
Chiusura in teatro
Ultima iniziativa per Le Parole di Hurbinek che, alla terza edizione, ha proposto l’evento conclusivo al Piccolo Teatro Bolognini di Pistoia. “Come siamo arrivati fin qui?” è stato il titolo della “lezione civile” con protagonisti Paola Caridi, giornalista e saggista, Gad Lerner, giornalista e saggista e Stefano Levi Della Torre, critico d’arte e saggista. A introducono e moderare l’incontro sono stati Massimo Bucciantini, Arturo Marzano, docente di Storia e istituzioni dell’Asia all’Università di Pisa e Eliana Princi, del Liceo Artistico Petrocchi di Pistoia.
Un festival diffuso
Le Parole di Hurbink ha avuto per tema la parola “razza” e ha proposto spettacoli musicali, teatrali, incontri e lezioni e laboratori nella scuole. Il festival a Pistoia ha avuto diverse sedi: Palazzo de’ Rossi, il Funaro, il Piccolo Teatro Mauro Bolognini e Libreria Lo Spazio. La scelta di Fondazione Caript, che ha sostenuto il progetto e di Fondazione Teatri di Pistoia, che ha realizzato il festival, è stata, dunque, di proporre una manifestazione diffusa sul territorio. L’obiettivo è stato di coinvolgere i partecipanti in una lettura su vicende che, dalla Shoah, continuano a condizionare la storia dell’umanità.
I temi dell’evento conclusivo
L’iniziativa conclusiva ha proposto un confronto sulla guerra che, dall’attacco di Hamas a Israele nel novembre 2023, ha causato decine di migliaia di morti. L’obiettivo è stato approfondire una storia secolare di cui le vicende segnano uno nuovo drammatico sviluppo. Le Parole di Hurbinek è una manifestazione realizzata in occasione del Giorno della Memoria. Nell’edizione 2025, ha proposto iniziative dal 19 al 27 gennaio e percorsi nella scuole avviati a novembre 2024. Il programma è stato presentato sottolineando che “indagare il rapporto problematico tra passato e presente è una delle scommesse di Hurbinek. L’intento è di mettere da parte i pregiudizi e non dimenticare che il 27 gennaio è una data su cui si fonda il rifiuto universale del nazismo e del fascismo, dell’antisemitismo e del razzismo”.