Salute, al San Jacopo l'ecografo donato dalla Fondazione Caript
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Salute, al San Jacopo l'ecografo donato dalla Fondazione Caript
Lo strumento consentirà esami approfonditi soprattutto nelle gravidanze a rischio
Sarà ancora più elevata la qualità degli esami ecografici nell’area materno infantile pistoiese grazie all’ecografo “Voluson E8” donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia all’Azienda USL Toscana centro. Il nuovo apparecchio è stato inaugurato stamattina all’ospedale San Jacopo.
“Dal 2008 ad oggi – ha sottolineato il Presidente della Fondazione Caript, Luca Iozzelli – la Fondazione ha investito nella salute pubblica, uno degli ambiti su cui siamo attivi, oltre 1.5 milioni di euro. Questo strumento viene destinato ad uno dei ‘nostri’ ospedali, seppur collocato ora in un’ottica di area vasta, e potrà servire alle mamme del nostro territorio”.
Giansenio Spinelli, direttore del dipartimento infantile, ha parlato di importante “sinergia” riferendosi alla forma di collaborazione tra Fondazione e ASL nell’interesse della comunità e nel caso specifico delle donne e delle future mamme. “A nome della direzione aziendale –ha detto Spinelli- ringrazio la Fondazione perché il nuovo ecografo ci permette di affrontare patologie importanti sviluppando e migliorando i percorsi diagnostici
L’apparecchio – dal costo totale di 96.380 euro – è soprattutto un regalo che la Fondazione ha fatto alle donne che avranno la necessità di eseguire esami approfonditi, sia in ambito ostetrico che ginecologico.
Il direttore della unità operativa di ostetricia e ginecologia Pasquale Florio (nel video un passaggio del suo intervento, ndr) ha spiegato che l’apparecchio è dotato di un’altissima tecnologia, tri e tetra dimensionale, destinata a sviluppare ulteriormente anche il trattamento di molte malattie che colpiscono l’apparato genitale femminile. Florio ha evidenziato che essendo la tecnica digitale di ultima generazione l’ecografo avrà una notevole impatto negli esami svolti nelle gravidanze a rischio e in quelli che servono ad identificare eventuali anomalie a carico dell’utero che sono causa di infertilità o abortività ripetuta. La possibilità di fare diagnosi avanzate eviterà in molti casi clinici l’intervento chirurgico laparoscopico diagnostico, come invece avveniva in passato.
Per quanto riguarda gli esami prenatali Rino Agostiniani, direttore dell’area pediatrica pistoiese, ha posto l’accento sul fatto che nascono sempre meno bambini e che le gravidanze sono sempre più complicate da un punto di vista clinico perché il primo parto avviene, in genere, intorno ai 33 anni e pertanto il nuovo ecografo sarà uno strumento fondamentale per diagnosi precoci.
In ambito ginecologico il nuovo ecografo permette di avere una sensibilità ed una specificità migliori per l’identificazione delle lesioni dell’endometriosi e aiuterà gli specialisti a selezionare ancora meglio i casi che necessitano di un intervento chirurgico multidisciplinare, cioè di complessità elevata e che coinvolge più specialisti. Infine, la possibilità di utilizzare un ecografo di ultima generazione permette notevoli applicazioni anche nel campo oncologico per le patologie ginecologiche (tumore della cervice, dell’utero e dell’ovaio).
Il nuovo ecografo avrà un utilizzo multidisciplinare: oltre che ginecologico e ostetrico, anche pediatrico. Lo strumento è inoltre già in “rete” e quindi gli specialisti potranno trasmettere gli esami e condividerli con i colleghi di altre strutture, per ulteriori approfondimenti e valutazioni cliniche.
“Da anni – ha detto il direttore sanitario Giacomo Corsini – la Fondazione ci sostiene con la donazione di apparecchiature all’avanguardia e la ringraziamo per l’attenzione che ci dedica perché contribuisce in modo sostanziale alla continua l’evoluzione dei nostri servizi sanitari”.
(testo a cura dell’ufficio stampa ASL Toscana Centro)
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