Immagine di una Tac

Con Uniser il progetto per Tac con meno radiazioni

News

- Educazione, istruzione e formazione - Salute

Con Uniser il progetto per Tac con meno radiazioni

Al lavoro un team di ricercatori che utilizza l’intelligenza artificiale e le tecniche dell’astrofisica per innovare la diagnostica. Già dimostrata la possibilità di diminuire le radiazioni anche del 30%.

Immagine di una Tac

Si sviluppa tra Pistoia e Firenze il progetto di riduzione delle radiazioni somministrate ai pazienti sottoposti a Tac, che un pool di finanziatori, dopo i primi incoraggianti risultati, ha deciso di rilanciare per i prossimi tre anni, affidandolo ad una quindicina di ricercatori. Il progetto ha obiettivi ambiziosi che vanno da strumenti di analisi del polmone colpito da Covid-19 e da altre patologie, a una generale riduzione delle radiazioni ionizzanti. Analizzando le Tac dell’addome, nella fase sperimentale del progetto, è già stata dimostrata la possibilità di ridurre le radiazioni somministrate al paziente di oltre il 30%. Lo studio della nuova tecnica diagnostica si basa sul ricorso all’Intelligenza artificiale e utilizza le tecniche usate dagli astrofisici per analizzare le immagini dei corpi celesti. Il server, acquistato da Uniser che lo ospita nella sua sede di Pistoia, è stato chiamato Iacta, iniziali di Intelligenza Artificiale Computed Tomography e Astrofisica.

Al lavoro radiologi e ricercatori fisici

I radiologi hanno analizzato ben 30.000 Tac, «allenando» la rete neurale per poi passare i risultati ottenuti al lungo lavoro dei ricercatori fisici per la loro realizzazione grafica e l’elaborazione dei dati. Se ne è ottenuta la definizione del valore della dose di radiazioni oltre la quale nessun suo aumento consente miglioramenti diagnostici. Ogni dose di radiazioni in più è risultata quindi inutile e di conseguenza risparmiabile, a beneficio del paziente.

Un server da 12mila miliardi di bites

I dati sono telematicamente accessibili da remoto da parte dei ricercatori in qualunque momento e da qualunque postazione di lavoro. Il server Iacta ha una memoria di 12 TeraByte, cioè 12.000 miliardi di bites, necessaria per gestire i dati e salvare i risultati attraverso un backup multiplo e indipendente su più dischi, che minimizza le probabilità della loro perdita in caso di crash di sistema. Il progetto e Iacta sono stati illustrati nel corso di un convegno ospitato nella sede di Uniser e che ha messo in rilievo gli approcci propri dell’astrofisica e dell’intelligenza artificiale per giungere alla migliore diagnostica delle immagini radiologiche. I primi risultati ottenuti nell’ambito del progetto dai ricercatori, stanno per essere pubblicati dall’autorevole Journal of Medical Imaging, la rivista americana leader nel settore delle innovazioni nella diagnostica per immagini.




ALTRE NEWS
  • Formazione per persone detenute

    Formazione per persone detenute
  • 13,7 milioni per il territorio pistoiese da Fondazione Caript

    13,7 milioni per il territorio pistoiese da Fondazione Caript
  • 234 borse di studio finanziate

    234 borse di studio finanziate
  • Con Piccole Bellezze nuovi spazi di comunità

    Con Piccole Bellezze nuovi spazi di comunità
  • “Immaginati avvocato” sui temi della giustizia

    "Immaginati avvocato" sui temi della giustizia
  • Un progetto di rigenerazione urbana con Piccole Bellezze

    Un progetto di rigenerazione urbana con Piccole Bellezze
  • Il salone per scegliere la scuola

    Il salone per scegliere la scuola
  • A Pistoia due corsi ITS

    A Pistoia due corsi ITS