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Inaugurato CARME
A Uniser il Centro di ricerca sull’apprendimento della matematica
Sono stati i trenta alunni della IV A del locale Liceo Scientifico ad inaugurare operativamente a Pistoia, nella sede di Uniser che insieme alla Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia e all’Università di Pisa l’ha voluto e finanziato, CARME (acronimo per Center for advanced research on mathemathics education) il Centro di ricerca avanzato per l’apprendimento della matematica, un laboratorio tecnologicamente all’avanguardia e unico al mondo.
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nella lettera che ha inviato agli organizzatori ha sottolineato il suo “pieno apprezzamento per l’istituzione di questo centro che è volto a potenziare l’insegnamento della matematica attraverso innovative modalità di formazione”. Il ministro si è anche congratulato per l’intitolazione del Centro alla matematica iraniana Maryam Mirzakhani, definita “simbolo dell’affermazione della donna in campo scientifico e sociale e ispirazione per le giovani generazioni”.
CARME, nato da un’intuizione dei ricercatori dell’Università di Pisa, si propone di studiare come migliorare una situazione che vede il 51% degli studenti italiani non raggiungere un livello accettabile per ciò che riguarda la conoscenza della matematica, materia nella quale l’Italia è il fanalino di coda in Europa e dove l’analfabetismo matematico è tre volte più grave al sud che nel resto della penisola.
Per farlo CARME fa ricorso ad ambienti e a strutture tecnologiche innovative che consentono di registrare in tempo reale i processi di apprendimento in atto. Lo fa utilizzando una grande aula di 90 metri quadrati dove, attraverso numerose telecamere e altrettanti microfoni, è in grado di monitorare in tempo reale tutto ciò che fanno i trenta studenti che siedono ai cinque i tavoli a forma di margherita da sei postazioni ciascuno.
Le loro attività, così come quelle degli insegnanti che li guidano, vengono osservate attraverso un vetro a specchio e registrate dai ricercatori attraverso una cabina di regia posta in una stanza attigua. Così si studiano metodi e meccanismi di apprendimento della matematica da parte degli studenti dai 3 ai 18 anni somministrando loro attività di carattere matematico, di algebra e di geometria, attraverso la lavagna interattiva con cui sono collegati e i tablet di cui sono dotati.
Lo scopo è quello di stimolare la fantasia cognitiva degli alunni, non attraverso semplici calcoli o problemi, ma facendo ricorso a modelli di presentazione didattica molto diversi da quelli a cui sono abituati a scuola. Si ricerca e si indaga sullo stile cognitivo e vengono sottoposti loro quesiti matematici che prevedono un ragionamento e una discussione tra i vari componenti di ciascun tavolo di lavoro. L’obiettivo è di indagare i processi che regolano l’apprendimento della materia, così da modularne la didattica, massimizzandone i risultati, sia per i livelli di eccellenza che per chi ha difficoltà con la materia.
CARME ha fra i suoi compiti primari anche quello di trasferire i risultati delle ricerche al mondo della scuola, attraverso corsi di formazione specializzata, seminari, convegni aperti ai protagonisti nazionali ed internazionali degli studi sull’apprendimento e la didattica della matematica.
Il progetto è nato grazie ad un investimento di trentamila euro per l’allestimento dell’aula speciale e della cabina di regia, più l’erogazione di una borsa triennale di dottorato e di un assegno di ricerca, cofinanziato dall’Università di Pisa.
Pistoia, grazie alla Fondazione e ad Uniser, diventa così sorgente di un’innovativa attività di ricerca educativa di grande attualità e di larghi orizzonti.
“CARME – afferma Ezio Menchi, vicepresidente di Uniser – nasce da una sinergia perfetta fra due eccellenze: una, storica e di orizzonte internazionale, dell’Università di Pisa per le ricerche e i risultati sulla didattica e l’apprendimento della matematica e l’altra, locale, ma proiettata a livello nazionale ed oltre, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. La Fondazione con CARME e altri programmi, propri, e delle società strumentali, sta investendo in misura crescente, con coraggio e lungimiranza, sul futuro. Il futuro sono in primo luogo le nuove generazioni e le nuove intelligenze. CARME nasce per contribuire in modo innovativo, partendo dalle nostre scuole, entro una vivacissima competizione internazionale, ad un campo di ricerca fondamentale per costruire le competenze necessarie ad affermarsi nel mondo globalizzato: il linguaggio, lo stile cognitivo, la potenza applicativa della Matematica, sempre meno disciplina specifica, sempre più struttura di pensiero costruttivo trasversale”.
Per il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Lorenzo Zogheri “la Fondazione investe molto nella scuola, nell’istruzione e nella formazione, con bandi dedicati a borse di studio, anche all’estero, e interventi per introdurre innovazioni nelle scuole, dal punto di vista delle strutture, degli spazi dedicati alla didattica e per progetti che la innovino. Carme si inserisce appieno in questo contesto e rappresenta un’esperienza nella quale riponiamo molte aspettative. Certamente bene rispecchia la nostra volontà di seguire nuove strade per gli obiettivi che la Fondazione si pone a servizio del progresso e dello sviluppo della nostra comunità”.
La ministra per le pari opportunità, Elena Bonetti, collegata in via telematica da Roma, ha voluto salutare con queste parole il presidente di Uniser e tutti gli altri curatori dell’inaugurazione di Carme, il Centro di ricerca avanzato per l’apprendimento della matematica che inizia da oggi la sua attività con studenti ed insegnanti: “La ricerca sulla didattica della matematica è per noi una sfida importante che abbiamo voluto inserire nella prima strategia nazionale per la parità di genere. E’ anche per questo, oltre che per la mia professione di insegnante di matematica, che sono felice e onorata di partecipare insieme a voi all’inaugurazione di questo importante Centro e perché la matematica può diventare una leva per promuovere la parità di genere”.
“Intendiamo colmare – ha aggiunto la ministra – i divari territoriali e di genere che esistono in questo campo, convinti che la sfida rappresentata da un nuovo approccio alla matematica è fondamentale per coinvolgere le nuove generazioni usando il linguaggio del “tempo in avanti” per costruire il futuro. E’ necessario saper anticipare e governare i tempi perché i nostri giovani possano agire da protagonisti nella società”.
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