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La Pop Art a Palazzo Buontalenti
Un percorso tra le città e gli autori che in Italia sono stati protagonisti di questa corrente artistica
La mostra
La Pop Art a Palazzo Buontalenti: dal 16 marzo al 14 luglio 2024 la grande mostra realizzata da Fondazione Pistoia Musei e promossa da Fondazione Caript con il sostegno di Intesa Sanpaolo. La rassegna, curata da Walter Guadagnini, presenta 70 opere.
Tra i protagonisti
Con ’60 Pop Art Italia sono in mostra i massimi esponenti di questa corrente artistica, come Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Pino Pascali, Fabio Mauri, Jannis Kounellis, Renato Mambor, Titina Maselli, Giosetta Fioroni, Laura Grisi, Enrico Baj, Valerio Adami, Emilio Tadini, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Concetto Pozzati, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi.
Le collaborazioni
Prestigiosi i prestiti che provengono da importanti istituzioni pubbliche come la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Mart di Trento e Rovereto, i Musei Civici Fiorentini, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e da collezioni private di statura istituzionale come quella di Intesa Sanpaolo o da gallerie e collezionisti che possiedono alcuni capolavori di questi artisti.
La Pop Art a Palazzo Buontalenti: il percorso
La Pop Art a Palazzo Buontalenti è un itinerario tra le città – come Roma, Milano, Torino, Venezia, Palermo e Pistoia – che hanno recepito i temi e i linguaggi della moderna società dei consumi e della comunicazione di massa creando un terreno fertile per la diffusione dell’innovativa corrente artistica. Notevole è la presenza in mostra di importanti artiste, un ulteriore segno di quella spinta al rinnovamento e alla messa in discussione dello status quo che investono la società e la cultura italiana del decennio.
La sezione dedicata a Pistoia
Le sale dedicate a Pistoia, presentano le opere di quattro autori: Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi. Sono i protagonisti della “Scuola di Pistoia”. Quello di Pistoia è un caso unico nel panorama artistico degli anni Sessanta. Questi artisti sono in grado di dialogare, ciascuno con un proprio linguaggio personale e caratterizzato, con le forze più innovative del periodo. A loro si deve una precisa e riconoscibile interpretazione della Pop Art.
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