Le giornate della memoria con le parole di Hurbinek
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Le giornate della memoria con le parole di Hurbinek
Prende il via la prima edizione della rassegna Le parole di Hurbinek. Giornate della memoria. Scuola, teatro, lezioni civili ideata da Massimo Bucciantini che intende arricchire, accompagnare e integrare le iniziative che ruotano intorno al prossimo Giorno della Memoria ed è rivolta alla comunità scolastica e al territorio di Pistoia. La rassegna, che prevede lezioni civili, rappresentazioni teatrali e laboratori scolastici, è curata da Uniser, con il supporto di Fondazione Caript, la collaborazione dell’ATP, Associazione teatrale pistoiese.
L’idea è trasformare il Giorno della Memoria in una serie di iniziative e di incontri che si svolgeranno a Pistoia tra il 18 e il 29 gennaio. Fra gli appuntamenti, Ottavia Piccolo leggerà dei frammenti da La tregua di Primo Levi, si terranno poi lezioni civili di Edith Bruck, Riccardo Falcinelli, Mara Fazio, Maura Gancitano, Francesca Mannocchi e Domenico Scarpa. Fra le rappresentazioni teatrali La notte di Elie Wiesel a cura di Archiviozeta, Processo a Dio di Stefano Massini in una mise en espace di Ciro Masella e Le tre notti del ’43 di e con Enrico Fink. I laboratori scolastici sono curati cura da Giovanni Guerrieri/I Sacchi di sabbia, Rodolfo Sacchettini e Archiviozeta.
Le iniziative si aggiungono a quelle che tradizionalmente la Toscana promuovere e che hanno come obiettivo il ricordo e la conoscenza di cosa sia stata la Shoah. Quest’anno anche Uniser ha deciso di contribuire con un proprio progetto al fine di consolidare questa cultura di «politica della memoria» per poi allargarla ad altri istituti ed enti che operano sul territorio. Insieme alle scuole hanno aderito al programma l’Istituto storico della Resistenza, la Biblioteca San Giorgio, i teatri e le librerie della città, dove sono in calendario i singoli eventi.
Credo che questo progetto, per la qualità delle sue proposte, dia lustro a Pistoia e lo sosteniamo con convinzione perché unisce all’aspetto della memoria, che pure è fondamentale, un altro aspetto che mi pare di grande rilievo. Offrire l’opportunità di approfondire la propria conoscenza dell’epocale tragedia della Shoah, infatti, significa contribuire alla formazione di una coscienza civile che è presupposto indispensabile per la convivenza e per il progresso di una comunità. Riflettere su cosa ha reso possibile un dramma senza eguali nella storia, vuol dire immettere nella nostra società anticorpi vitali che impediscano a ogni idea totalitaria di mettere radici. Mi pare molto positivo, inoltre, che le iniziative realizzate siano assai varie, consentendo così di coinvolgere un ampio pubblico, a partire dai più giovani
Lorenzo Zogheri, Presidente Fondazione Caript.
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