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Nuovi bandi del Fondo Repubblica Digitale
30 milioni di euro a disposizione per accrescere le competenze digitali e favorire l’occupazione
I nuovi bandi
Sono aperti due nuovi bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, “In progresso” e “Prospettive”, dedicati rispettivamente ad accrescere le competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica e delle persone disoccupate e inattive. Le iniziativa hanno un budget complessivo di 30 milioni di euro.
“In progresso”
Il bando “In progresso” promuove lo sviluppo delle competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica, al fine di garantire le condizioni di permanenza nel mondo del lavoro e migliori opportunità professionali. C’è tempo fino al 4 agosto, per soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, per partecipare attraverso il portale Re@dy (www.portaleready.it). Il bando prevede un totale di 10 milioni di euro.
“Prospettive”
“Prospettive” è il bando dedicato ad accompagnare lo sviluppo delle competenze digitali di donne e uomini ai margini del mercato del lavoro – disoccupate/i e inattive/i, di età compresa fra i 34 e i 50 anni, per offrire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro. C’è tempo fino al 14 luglio per presentare progetti sulla piattaforma Re@dy (www.portaleready.it). Il bando mette a disposizione 20 milioni di euro per sostenere iniziative presentate da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore.
Cos’è il Fondo Repubblica Digitale
Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Acri) che, nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione del PNRR e dell’FNC (Fondo Nazionale Complementare), in via sperimentale fino al 2026 stanzia di 350 milioni di euro. Alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria il Fondo ha come obiettivo l’aumento di competenze fondamentali per completare la transizione digitale del Paese e per questo sostiene progetti di reskilling e di upskilling digitale di persone ai margini del mercato del lavoro con un particolare focus su NEET, donne, disoccupati ed inattivi.