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Pistoia è la mia casa un successo da 1500 presenze e oltre 300 libri
Successo per l’iniziativa che ha avviato il programma di eventi della Capitale Italiana della Cultura 2017
Un vero e proprio “giro della città in 80 giorni”, con circa 1500 presenze, quello di Pistoia è la mia casa, programma di incontri rivolto principalmente alla città e ai suoi abitanti, promosso dal Comitato Promotore Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017, realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia insieme al Comune di Pistoia, e a cura di Claudio Rosati, saggista e docente di antropologia museale e comunicazione dei beni culturali.
Nei 35 appuntamenti che si sono susseguiti dal 24 settembre al 14 dicembre 2016 – ma il programma non è ancora del tutto chiuso perché sono in corso le attività progettate per le scuole, con circa 520 studenti coinvolti – si sono riavvicinate alle bellezze di Pistoia persone che mai, o raramente, talvolta per loro stessa ammissione, frequentano musei, biblioteche, archivi o altre istituzioni culturali.
“Sono le stesse persone che spesso hanno fatto da passaparola virtuoso verso altre persone – spiega il curatore dell’iniziativa, Claudio Rosati – Una buona parte del successo del programma si deve proprio a questa catena interpersonale”. “Nella progettazione del programma – prosegue Rosati – ci siamo attenuti, per quanto possibile, a criteri di accessibilità culturale che per l’apposita commissione di Icom Italia (International Council of Museum) devono prendere in considerazione questi fattori: le barriere comunicative, le barriere culturali, il percorso accessibile, il percorso interculturale, la progettazione plurisensoriale, la coerenza concettuale, la comprensibilità, il linguaggio settoriale, la comunicazione parlata e scritta, la costruzione del significato”.
Tutti gli incontri sono stati gratuiti, ma con l’obbligo di prenotazione. Questa forma ha consentito di limitare il pubblico – soprattutto nei luoghi chiusi – secondo la capienza, ma soprattutto di rispettare standard di qualità che inevitabilmente si sarebbero abbassati nei gruppi molto alti. Ad esempio, nella sezione Tableaux vivants le persone che hanno partecipato a Un giardino verticale del Rinascimento: l’Arazzo millefiori di Pistoia (5 novembre) hanno trovato il posto riservato con l’indicazione del nome, e l’attenzione è stata assai apprezzata. La scarsa propensione alla prenotazione ha fatto sì che talvolta gli “esterni” fossero in misura maggiore dei prenotati, ma – dove possibile – tutte le persone presentatesi agli appuntamenti hanno potuto usufruire della visita guidata.
I volumi donati. Grande successo anche per il ‘gioco’ che ha segnato la conclusione del progetto. La Fondazione Caript ha infatti distribuito gratuitamente, fra il 15 e il 23 dicembre scorso, due libri ogni 5 timbri esibiti sul libretto di Pistoia è la mia casa per un totale di oltre 300 volumi, con un riscontro molto positivo.
I volumi distribuiti spaziano dall’arte contemporanea – con il titolo Toscana ‘900 Guida ai musei – fino al viaggio leonardiano riproposto da Sandro Danesi ed il suo Diario di viaggio nei territori disegnati da Leonardo, che prende spunto da quei territori, la Valdinievole e la Lucchesia, che hanno ispirato il primo disegno di puro paesaggio dell’arte occidentale realizzato da Leonardo da Vinci.
Tra gli altri libri distribuiti anche Che fare? Ed altre prose sulla pace di Tiziano Terzani e La via Romea Imperiale – Mantova Modena Pistoia sulla strada dei sovrani germanici pubblicazione edita e concepita da Nilo Benedetti e che, idealmente, lega le due ultime capitali italiane della cultura, Mantova e Pistoia.
Pistoia Capitale della Cultura inizia dai suoi abitanti.