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Raffaello a Pescia, mostra prolungata
Raffaello a Pescia: esposizione della Madonna del Baldacchino nella cattedrale prolungata fino al 1° ottobre 2023.
Mostra prolungata
Raffaello a Pescia, mostra prolungata per il successo riscosso (7mila visitatori). L’esposizione della Madonna del Baldacchino di Raffaello nella cattedrale sarà visitabile anche dopo la fine di luglio, precedente scadenza. Grazie alla decisione congiunta di Gallerie degli Uffizi, Fondazione Caript, Diocesi e Comune di Pescia, sarà aperta fino al 1 ottobre.
Opportunità per le scuole
Da settembre, con la ripresa delle lezioni, anche le scolaresche potranno ammirare il capolavoro dell’urbinate. Nei primi tre mesi la mostra è stata accompagnata da iniziative ed eventi culturali: visite guidate e aperture straordinarie (anche serali), conferenze e concerti.
Orari di apertura
Dal mese di agosto e fino al termine del 1 ottobre l’esposizione sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20; il sabato, la domenica e nei giorni festivi, dalle 10 alle 20. Con un unico biglietto è possibile accedere anche al Museo Civico di Palazzo Galeotti e alla Gipsoteca Libero Andreotti.
Per tutte le informazioni: info@madonnadelbaldacchino.it.
Per valorizzare Pescia
“Finanziando un progetto culturale così rilevante – sottolinea il presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri – il nostro intento è stato, attraverso l’esposizione di un capolavoro assoluto dell’arte, di valorizzare la città di Pescia e il territorio della Valdinievole. Il riscontro mediatico che l’iniziativa ha avuto, anche a livello internazionale, è già un bel risultato per la complessa operazione che è stata realizzata. Adesso la decisione degli Uffizi di prolungare l’apertura, peraltro in mesi cruciali dal punto di vista di potenziali visitatori della mostra, è un vero e proprio coronamento per l’intero progetto. Per questo non possiamo che essere riconoscenti al direttore Schmidt che tra l’altro, in più occasioni, ha avuto modo di sottolineare pubblicamente l’unicità di questo intervento nell’ambito degli Uffizi Diffusi”.