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Riapre il museo
Capolavori restituiti al pubblico dopo restauri e lavori di ampliamento
Riapre il museo
Riapre il museo nell’Antico Palazzo dei Vescovi: l’arazzo millefiori, l’angelo ligneo di Giovanni Pisano, le tempere murali di Giovanni Boldini sono alcuni dei capolavori che tornano visibili al pubblico dopo restauri e lavori di ampliamento.
Per il pubblico
Da giovedì 6 luglio con l’evento a ingresso libero Museo aperto a partire dalle 18:30, Pistoia Musei riapre la sua sede di piazza del Duomo con un nuovo percorso espositivo: opere già accolte in passato in questi spazi e dipinti finora non esposti al pubblico. Accanto alle sale del percorso che torna ad accogliere i visitatori, continua un vero e proprio cantiere sostenuto da Fondazione Caript per completare la progettazione museografica e la riqualificazione di questo edificio storico. Entro l’estate del 2024, infatti, l’area archeologica nel piano interrato del palazzo tornerà fruibile con un progetto innovativo a cura di Pistoia Musei, grazie anche a risorse ottenute partecipando a un bando PNRR. Il passo successivo, nel corso del 2026, sarà infine il riallestimento completo del Museo dell’Antico Palazzo dei Vescovi.
L’itinerario
L’itinerario che inaugura giovedì 6 luglio 2023 interessa i primi tre piani dell’edificio e accoglie un importante nucleo di opere dalle collezioni di Fondazione Caript, Chiesa Cattedrale di Pistoia e Intesa Sanpaolo: un’importante urna etrusca in alabastro, sculture e oreficerie medievali, dipinti del Seicento fiorentino raccolti da Piero ed Elena Bigongiari e due grandi tele di Giacinto Gimignani, notevole interprete pistoiese del Barocco. A questi capolavori si affianca l’architettura del palazzo con preziosi spazi come la sagrestia di San Jacopo citata da Dante nell’Inferno, la cappella di San Nicola, i cicli di affreschi medievali, il sopraportico della Cattedrale con affaccio sul Battistero e su piazza del Duomo.
Per le visite
Mappe, materiali e pannelli informativi, insieme ad appositi QR code con approfondimenti online, accompagnano il pubblico in una visita che spazia dall’arte etrusca fino al 19° secolo, con tappe fondamentali nel Medioevo e nel Seicento.