Ricerca e Innovazione, anche Hitachi e Vannucci Piante partecipano al bando
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Ricerca e Innovazione, anche Hitachi e Vannucci Piante partecipano al bando
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo
Sono nel segno della sostenibilità ambientale i progetti che, presentati da due delle più importanti realtà del mondo produttivo pistoiese, hanno partecipato con successo al bando Ricerca applicata e innovazione aziendale: per l’industria Hitachi Rail STS e per il vivaismo Vannucci Piante.
Negli stabilimenti Hitachi a Pistoia, in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze, si svilupperà una ricerca per riprogettare gli imballaggi dei materiali, provenienti da fornitori, utilizzati dall’azienda per costruire i treni. Nell’immediato l’obiettivo della ricerca è ridurre la notevole quantità di rifiuti sinora prodotti a seguito di forniture e, per il futuro, approntare un modello per ridurre gli scarti da imballaggi da estendere a tutti i reparti di Hitachi.
Anche il progetto che viene realizzato alla Vannucci Piante è dedicato all’impatto delle produzioni sull’ambiente e riguarda il risparmio di acqua. Nella grande azienda vivaistica, in collaborazione con il dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze, si svilupperà uno studio per verificare la possibilità di sottoporre piante ornamentali a stress idrico controllato. Si tratta, monitorandola, di ridurre l’irrigazione delle piante senza che ne sia alterata la qualità e puntando, anzi, a migliorarne la crescita.
Il bando “Ricerca applicata e innovazione aziendale” è una novità che la Fondazione Caript ha intrapreso nel 2021, come iniziativa per sostenere lo sviluppo del territorio locale, in collaborazione e con il cofinanziamento di Intesa Sanpaolo, mettendo a disposizione un budget complessivo di 100mila euro.
I contributi finanziano assegni di ricerca destinati a laureati magistrali per progetti incentrati sul trasferimento di conoscenze e tecnologie dalle università alle aziende, per favorire l’innovazione di prodotti e di processi produttivi.
La risposta a questa “prima volta” è stata importante: con Hitachi e Vannucci Piante ad aggiudicarsi un contributo, per un importo di 25mila euro a progetto, sono state l’azienda agricola Le Roncacce di Cutigliano, Saperi Srl e un’altra importante industria del territorio pistoiese: la Fabo spa di Larciano, il finanziamento del cui progetto verrà imputato sull’esercizio 2022, essendo già stato superato, per le domande premiate, il budget previsto.
Alla Fabo, in collaborazione con il dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa, si studierà la produzione di nastri adesivi di carta con collante a base di acqua. Si tratta di una tecnologia già utilizzata che è stata abbandonata a favore dell’impiego di nuovi materiali, come il polipropilene, che però si sono rivelati molto impattanti sull’ambiente, in quanto difficilmente separabili a esempio dal cartone e dunque impossibili da riciclare.
All’azienda agricola Le Roncacce, in collaborazione con l’istituto di Chimica dei Composti Organo Metallici del Cnr, si svolgerà una ricerca sulla coltivazione del timo per ricavarne l’olio essenziale che ha grandi capacità di combattere i microbi. Le caratteristiche del prodotto possono essere utili nel settore dei beni culturali, per preservare le opere dall’attacco di batteri e muffe senza ricorrere a sostanze tossiche, ma sono ipotizzabili impieghi anche nella zootecnia e nella medicina veterinaria.
Infine, in collaborazione con il dipartimento di Scienza per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze, a Saperi srl, società di servizi che fa capo a Confindustria Toscana Nord, si svilupperà una ricerca per individuare quali sono le caratteristiche che determinano la capacità di resilienza delle imprese del settore manifatturiero.
“Il bilancio di questa iniziativa, realizzata per la prima volta, – commenta il presidente di Fondazione Caript Lorenzo Zogheri – non può che essere di piena soddisfazione e per più aspetti. Innanzi tutto per l’interesse manifestato da imprese che sono tra le più rilevanti per il nostro territorio. A questo si aggiunge la considerazione che, tra i progetti premiati, il tema in evidenza è l’ecosostenibilità, che è centrale nei programmi di sviluppo dell’Europa e del governo italiano. Per la Fondazione si tratta, dunque, di una conferma dell’importanza che ha connettere sempre più la ricerca scientifica, fortemente orientata in questo senso, al lavoro delle imprese, che è l’obiettivo del nostro bando. E altrettanto importante, naturalmente, è aver collaborato, per questo obiettivo, con un partner così importante come Intesa Sanpaolo”.
“Siamo molto orgogliosi di supportare questo progetto insieme a Fondazione Caripit, ma soprattutto di vedere la partecipazione convinta di importanti aziende del territorio che hanno colto l’importanza dei principi di innovazione e ricerca sposati a quelli della sostenibilità e dell’economia circolare – dichiara Luca Severini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. È giunto il momento di pensare alla ripartenza delle nostre aziende con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Oggi più che mai è necessario attivare uno scambio tra impresa e ricerca, valorizzando i talenti di giovani, università e startup. La nostra Banca intende essere a fianco delle imprese non solo fornendo sostegno economico attraverso il credito, ma sostenendo ogni fase della loro crescita verso modelli di business sostenibili”.
Con il bando “Ricerca applicata e innovazione aziendale” si è rinnovata la collaborazione tra Fondazione Caript e Intesa Sanpaolo in un’iniziativa per lo sviluppo del territorio pistoiese.
Nel 2019, in questo ambito, Intesa Sanpaolo aveva finanziato, con oltre mezzo milione di euro, il bando InnoVaction Pistoia 2019, dedicato a sostenere progetti proposti da start up che avessero un carattere di forte innovazione tecnologica.