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Una casa per i ragazzi autistici
L’innovativa struttura realizzata grazie al bando Socialmente 2021
Nella frazione di Bonelle, alle porte di Pistoia, vede la luce la «Casa di Agrabah», destinata all’avvio di un servizio sperimentale di coabitazione volto allo sviluppo dell’autonomia nei giovani adulti con autismo. L’appartamento è stato realizzato dalla Fondazione Raggio Verde anche grazie a un finanziamento concesso dalla Fondazione Caript nell’ambito del bando Socialmente 2021 e ha beneficiato inoltre di un contributo della Fondazione Giorgio Tesi Onlus. Il progetto è stato affidato e curato dalla start up fiorentina DU IT (Design for user innovation technology).
L’idea della «Casa di Agrabah» è nata in un’ottica di ‘dopo di noi’ ed è stata portata avanti con l’obiettivo di offrire uno strumento utile a condurre persone con disturbi dello spettro autistico verso percorsi di vita indipendente. Gli ambienti interni della struttura sono stati accuratamente progettati e arredati, anche con suggestive dotazioni tecnologiche, al fine di incoraggiare le competenze, le attitudini e rispondere ai bisogni specifici dei partecipanti. Vi saranno accolti gruppi di quattro adulti (più un operatore), che avranno la possibilità di sperimentare, in un contesto protetto e familiare, la quotidianità lontano da casa, seguendo una sorta di training per aiutarli ad abituarsi gradualmente a vivere da soli. Potranno inoltre fare esperienza di relazioni di vita in comune ed eventualmente anche di vicinato. L’immobile, che è stato messo a disposizione dall’associazione Agrabah, si trova in un quartiere ricco di servizi e ben collegato dai mezzi pubblici.
La presentazione ha avuto luogo stamani alla presenza di Giancarlo Magni (presidente Fondazione Raggio Verde), della vicesindaca di Pistoia, Anna Maria Celesti, di Lorenzo Zogheri (presidente Fondazione Caript), dell’architetto Elena Bellini di DU IT, insieme all’associazione Agrabah – Associazione genitori per l’autismo e al Comitato di quartiere di Bonelle, con il quale è iniziato un rapporto di collaborazione.
«Siamo felici di poter inaugurare questo progetto che è, forse, il più importante dalla nascita della Fondazione Raggio Verde, avvenuta nel 2019: fin da allora, infatti ci proponiamo di offrire risposte alle famiglie nell’ambito del cosiddetto ‘dopo di noi’, supportando i ragazzi nella costruzione di un proprio progetto di vita autonoma affinché abbiano gli strumenti per affrontare un futuro nel quale non potranno più contare sull’assistenza di genitori e parenti. Il nostro impegno in tal senso proseguirà con la creazione di opportunità lavorative e di altre simili soluzioni abitative». Giancarlo Magni, presidente Fondazione Raggio Verde.
«Nel corso degli anni abbiamo accompagnato le importanti iniziative, prima di Agrabah e poi di Fondazione Raggio Verde, attraverso le quali vengono aiutate tante persone in difficoltà e le loro famiglie. Dall’inaugurazione della Casa di Gello, un progetto il cui avvio è stato interamente finanziato dalla Fondazione Caript, in sostanza non abbiamo mai fatto mancare il nostro supporto. Siamo perciò orgogliosi di essere tra i protagonisti di una nuova tappa di questo percorso, una tappa molto rilevante perché si tratta di un progetto sperimentale che agisce su uno degli aspetti più angoscianti di chi vive le conseguenze dell’autismo, cioè il ‘dopo di noi’. Lo abbiamo fatto per alleviare situazioni di reale sofferenza: per chi è affetto da autismo e per chi vede un proprio congiunto dovere affrontare la vita con il fardello di questo disturbo». Lorenzo Zogheri, presidente Fondazione Caript.